L’indivia (Cichorium endivia) chiamata anche scarola, è una pianta commestibile spesso confusa come “cugina” della cicoria per la derivazione del loro nome. L’indivia presenta una rosetta di foglie assai increspate che formano un cespo piuttosto allargato, non stretto.
Per avere le foglie più bianche, spesso le si raccoglie legandole con un filo di rafia. Addirittura per la varietà belga, la si fa crescere al buio, tecnica che consente alle foglie di rimanere bianche e più tenere.
Si presenta fondamentalmente in due varietà: quella classica detta crispum e quella latifolium, comunemente chiamata scarola. Nella prima troviamo la Riccia fine d’estate, la Riccia fine di Ruen, la riccia grossa di Pancalieri, la Riccia a cuore giallo e la Riccia di Sarno. Nella seconda varietà invece, rientrano la Gigante degli ortolani, la Dilusia, la Bionda a cuore pieno, la Cornetto di Bordeaux.
Per far crescere al meglio questa pianta, è preferibile avere terreni molto fertili, sciolti e ricchi di sostanza organica, con irrigazioni frequenti fino alla formazione del tipico cespo, facendo attenzione a dargli la giusta distanza (l’una dall’altra) per evitare che marciscano. La raccolta avviene in autunno, inverno e all’inizio primavera.