Questo animale, la capra camosciata, ha origini in Svizzera ma è ora presente in diverse regioni d’Europa, comprese Francia, Germania e alcune zone dell’Asia, oltre che in Italia, soprattutto nelle regioni alpine come Piemonte, Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto. La capra camosciata è riconosciuta come razza in Italia dal 1973 e fa parte delle sette razze caprine ufficialmente riconosciute anche in Svizzera, insieme ad Appenzel, Saanen, Grigionese strisciata, Toggenburg, Vallesana e Verzaschese.
Questa capra si distingue per il suo pelo che ricorda quello del camoscio, ma le sue caratteristiche morfologiche la rendono chiaramente riconoscibile come capra. In Svizzera, è apprezzata per la sua dieta frugale, il corpo robusto, la forza, la resistenza e l’alto rendimento nella produzione di latte. Di taglia medio-grande, gli esemplari maschi raggiungono gli 86 centimetri al garrese, mentre le femmine arrivano a 74 centimetri. Il peso varia dai 100 kg dei maschi ai 70 kg delle femmine.
La capra camosciata presenta una testa proporzionata al corpo, con i maschi che hanno una barba. Le orecchie sono lunghe e oblique in avanti, mai pendenti. Il tronco è ampio, ma la caratteristica più distintiva è il pelo, corto e di colore fulvo con una riga mulina, mentre la pelle è pigmentata di nero. Altre parti come la lingua, il palato e le aperture naturali tendono anch’esse a colori scuri. Il comportamento della capra camosciata è considerato docile quando allevata.