I rimedi dei nonni, si dice, risultano sempre infallibili, anche in un secolo tecnologicamente avanzato come il nostro.
Per cui, quando c’è mancanza di latte materno oppure forte allergia al latte vaccino, il consiglio di molti pediatri, ancora oggi, è di ricorrere al latte d’asina; ma come mai, visto che in commercio si trovano latti artificiali, in grado di riprodurre la composizione nutritiva del latte materno?
Le sostanze nutritive
Quello che spesso si ignora è che in laboratorio è piuttosto difficile riprodurre “la natura” in tutte le sue sfaccettature: ad esempio, per quanto riguarda il latte, la ricchezza di batteri benefici, di anticorpi e di sostanze battericide del latte umano (o animale), utili per una corretta crescita di neonati e bambini, non è assolutamente paragonabile a quella dei latti artificiali.
Si sceglie il latte d’asina perchè presenta bassi rischi di allergenicità, contiene un basso tenore di grassi, è ricco di lattosio, zucchero (quello del latte, che stimola l’assorbimento intestinale del calcio e permette una buona formazione della flora intestinale), vitamina C, Calcio, Omega-3; tutta una serie di caratteristiche intrinseche, quindi, che contribuiscono alla formazione di un solido sistema immunitario, proteggendo anche da infezioni respiratorie, intestinali e malattie cardiache.
Insomma, ancora una volta la natura si rivela più potente dell’ingegno umano, per quanto evoluto e potenziato dalle recenti scoperte in campo tecnologico.
Il latte d’asina è disponibile sia pronto da bere che in polvere, da diluire in acqua.
È una valida alternativa assolutamente da provare, tra l’altro, anche per gli adulti che presentano intolleranze e difficoltà di digestione del latte vaccino!